"Carraro candidato al Coni? È un pilastro della storia dello sport italiano. Una persona alla quale riconosco un valore sportivo e istituzionale altissimo. Io non giudico la candidatura, ma giudico che chi narra di questa eventuale vicenda necessiti di parlare di un pacificatore. Se ne ha bisogno di fronte a una guerra, qui è un confronto democratico". Lo ha detto Luca Pancalli, presidente Cip e candidato alla presidenza Coni a margine dell'evento "Etica e poetica dello Sport" organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II con Sapienza Università di Roma. "Non mi sorprende che ci possano essere più candidati - ha aggiunto -. Anzi, lo ritengo la normalità". E poi ancora: "Immaginate se nel paese ogni qual volta ci fosse un confronto dovessimo chiamare un pacificatore, sarebbe la fine della democrazia. E io voglio vivere in una famiglia sportiva che spero resti uno dei contesti più democratici del Paese". Infine una battuta sulla corsa al Cip che ha visto il ritiro della candidatura di Roberto Valori, lasciando solo quella di Giunio De Sanctis: "Sul percorso intrapreso dai candidati del Cip sono contento. Un mondo giovane come quello paralimpico aveva necessità di recuperare armonia e non essere diviso".
di Napoli Magazine
29/05/2025 - 19:32
"Carraro candidato al Coni? È un pilastro della storia dello sport italiano. Una persona alla quale riconosco un valore sportivo e istituzionale altissimo. Io non giudico la candidatura, ma giudico che chi narra di questa eventuale vicenda necessiti di parlare di un pacificatore. Se ne ha bisogno di fronte a una guerra, qui è un confronto democratico". Lo ha detto Luca Pancalli, presidente Cip e candidato alla presidenza Coni a margine dell'evento "Etica e poetica dello Sport" organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II con Sapienza Università di Roma. "Non mi sorprende che ci possano essere più candidati - ha aggiunto -. Anzi, lo ritengo la normalità". E poi ancora: "Immaginate se nel paese ogni qual volta ci fosse un confronto dovessimo chiamare un pacificatore, sarebbe la fine della democrazia. E io voglio vivere in una famiglia sportiva che spero resti uno dei contesti più democratici del Paese". Infine una battuta sulla corsa al Cip che ha visto il ritiro della candidatura di Roberto Valori, lasciando solo quella di Giunio De Sanctis: "Sul percorso intrapreso dai candidati del Cip sono contento. Un mondo giovane come quello paralimpico aveva necessità di recuperare armonia e non essere diviso".