Il Trapani Shark, squadra di basket di serie A1 che sta disputando i play off per lo scudetto (in vantaggio per 2-0, questa sera giocherà gara-3 dei quarti contro Reggio Emilia), è stata penalizzata di quattro punti dal Consiglio federale della Federazione Italiana Pallacanestro. Questo perché, in seguito alle verifiche effettuate dalla Commissione tecnica di controllo, la Fip ha riscontrato irregolarità nei versamenti di Irpef e Inps così come riscontrato dall'Agenzia delle Entrate. I quattro punti di penalizzazione verranno scontati nella prossima stagione sportiva. La società del presidente Antonini, patron anche del Trapani calcio che è coinvolto in una vicenda analoga (il presunto utilizzo di crediti inesistenti per compensare contributi Inps e Irpef) ha denunciato "di essere stata vittima di una truffa messa in atto da una società con sede a Milano, già segnalata alle autorità giudiziarie tramite un esposto, e che è la stesa cui si è rivolto a suo tempo il patron del Brescia, Massimo Cellino. "Il danno ammonterebbe a circa 200 mila euro, causato da falsificazioni di documenti e dalla creazione di crediti inesistenti destinati a operazioni di compensazione fiscale", è spiegato in una nota.
di Napoli Magazine
22/05/2025 - 18:15
Il Trapani Shark, squadra di basket di serie A1 che sta disputando i play off per lo scudetto (in vantaggio per 2-0, questa sera giocherà gara-3 dei quarti contro Reggio Emilia), è stata penalizzata di quattro punti dal Consiglio federale della Federazione Italiana Pallacanestro. Questo perché, in seguito alle verifiche effettuate dalla Commissione tecnica di controllo, la Fip ha riscontrato irregolarità nei versamenti di Irpef e Inps così come riscontrato dall'Agenzia delle Entrate. I quattro punti di penalizzazione verranno scontati nella prossima stagione sportiva. La società del presidente Antonini, patron anche del Trapani calcio che è coinvolto in una vicenda analoga (il presunto utilizzo di crediti inesistenti per compensare contributi Inps e Irpef) ha denunciato "di essere stata vittima di una truffa messa in atto da una società con sede a Milano, già segnalata alle autorità giudiziarie tramite un esposto, e che è la stesa cui si è rivolto a suo tempo il patron del Brescia, Massimo Cellino. "Il danno ammonterebbe a circa 200 mila euro, causato da falsificazioni di documenti e dalla creazione di crediti inesistenti destinati a operazioni di compensazione fiscale", è spiegato in una nota.