Tommaso Loreto, giornalista, esalta il Napoli e la società, capace di vincere due scudetti in tre anni, nel suo editoriale per FirenzeViola.it: "Un esercizio doloroso, non c’è che dire, ma inevitabile com’era stato inevitabile osservare la finale di Coppa Italia di qualche giorno fa. Lo scudetto del Napoli è un altro schiaffo da digerire in una stagione in cui l’Atalanta ha centrato l’ennesima Champions League, promemoria multiplo di come negli ultimi due decenni i viola abbiano perso terreno su concorrenti un tempo tenute a debita distanza. Dibattito antico quello sul reale valore della dimensione viola, spesso ostaggio degli scudetti scivolati indietro nel tempo, ma comunque capace di vincere coppe e togliersi soddisfazioni negli anni a seguire. Di certo c’è che mentre a Firenze le ultime due proprietà hanno soprattutto spiegato cosa non era possibile fare a Napoli un proprietario nel giro di 20 anni ha infilato vittorie pesanti e stabilito il club ai piani alti della Uefa. Segno che a prescindere dalle strutture, e con competenza e coraggio negli investimenti, è possibile scrivere storie indelebili. In più, senza scomodare bacini d’utenza più ampi, basterebbe citare nuovamente i traguardi di Bologna e Atalanta per rendersi conto che gli esempi non mancherebbero, basterebbe provare a replicarli".
di Napoli Magazine
25/05/2025 - 13:26
Tommaso Loreto, giornalista, esalta il Napoli e la società, capace di vincere due scudetti in tre anni, nel suo editoriale per FirenzeViola.it: "Un esercizio doloroso, non c’è che dire, ma inevitabile com’era stato inevitabile osservare la finale di Coppa Italia di qualche giorno fa. Lo scudetto del Napoli è un altro schiaffo da digerire in una stagione in cui l’Atalanta ha centrato l’ennesima Champions League, promemoria multiplo di come negli ultimi due decenni i viola abbiano perso terreno su concorrenti un tempo tenute a debita distanza. Dibattito antico quello sul reale valore della dimensione viola, spesso ostaggio degli scudetti scivolati indietro nel tempo, ma comunque capace di vincere coppe e togliersi soddisfazioni negli anni a seguire. Di certo c’è che mentre a Firenze le ultime due proprietà hanno soprattutto spiegato cosa non era possibile fare a Napoli un proprietario nel giro di 20 anni ha infilato vittorie pesanti e stabilito il club ai piani alti della Uefa. Segno che a prescindere dalle strutture, e con competenza e coraggio negli investimenti, è possibile scrivere storie indelebili. In più, senza scomodare bacini d’utenza più ampi, basterebbe citare nuovamente i traguardi di Bologna e Atalanta per rendersi conto che gli esempi non mancherebbero, basterebbe provare a replicarli".