A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, conduttore di 16Napoli su 8 Channel e speaker di 1 Football Night:
Nella testa di un tifoso partenopeo in questo momento ci sono emozioni contrastanti: la gioia per lo scudetto e la paura per il futuro. C’è Conte che prima sembra voler andare via, poi pare averci ripensato. Partiamo proprio da Conte: com’è andato l’incontro di ieri? Cosa si sono detti? Che prospettive ci sono adesso?
"Per quanto mi riguarda, io non ho paura per il futuro. Anzi, sono proprio fiducioso e ottimista, al di là di quello che farà Conte. Questa è una società che ha appena vinto lo scudetto, che sta firmando De Bruyne, che pare molto vicino anche a Jonathan David – sarebbe un altro grande colpo – ed è una società che mi dà assolutamente fiducia per quel che sarà. Conte deve capire cosa vuole fare ‘da grande’, in questo momento. Perché non mi piace ciò che sta accadendo. Ha un contratto ancora lungo… cosa c’è da pensare ancora? Se hai deciso, dillo. Cosa cambierà in queste 24-48 ore? Stiamo aspettando altre situazioni? Non lo so, è un giochino che non mi sta piacendo. Non vorrei che poi il Napoli venisse penalizzato, perché la priorità è sempre e solo il Napoli. I personaggi passano, ma il Napoli resta. Non vorrei che questa attesa ti facesse perdere l’eventuale sostituto. Il Napoli sta rischiando di perdere anche Massimiliano Allegri, anche perché su di lui – individuato dal club come possibile sostituto – c’è concorrenza. C’è l’Inter, ma anche il Milan".
Secondo lei, la finale di Champions potrebbe essere decisiva anche per il futuro di Inzaghi?
"Sì, secondo me sì. Se l’Inter perde la finale, Inzaghi se ne va. E allora Allegri diventa un nome molto forte per l’Inter, bisogna stare attenti. Il Napoli non deve farsi bruciare sul tempo: questo è fondamentale. Però è chiaro che il Napoli, in questo momento, stia provando a fare un all-in su Antonio Conte".
Ma è giusto, secondo lei, tenere un allenatore che ha palesato con così tanta forza la voglia di andare via?
"No, è chiaro. Capisco il tentativo, perché è l’allenatore che ti ha portato uno scudetto e ha superato i limiti della rosa. Però c’è un tempo molto stretto. Capisco se uno dice: ‘mi prendo un giorno per pensarci’, ma poi la situazione è quella. Non è che il Napoli, da oggi a domani, diventerà il Real Madrid, con 50 campi e infrastrutture all’avanguardia. Il Napoli ha una sua politica e sta promettendo di investire 200 milioni di euro sul mercato. Nessun altro in Italia può permetterselo oggi. E parliamo di rinforzare una squadra che ha già vinto lo scudetto. Perché è vero, Conte è bravissimo, ma se non hai giocatori forti, lo scudetto non lo vinci. Quindi decidesse. Se fossi il Napoli, pretenderei una risposta a breve, oggi o domani, non oltre. Perché se già ci sono tutti questi dubbi, e lui ha il cuore a metà, poi al primo problema si rischia che Conte esploda e parta con le polemiche. Bisogna stare molto attenti. È bravissimo, ma ha un carattere molto particolare, e la sua storia lo dimostra".
Ma se Conte ha così tante remore, ed è così tentato dal progetto Juventus, perché avrebbe chiesto queste 24-48 ore?
"È strano, non vorrei fosse quasi una ‘exit strategy’. Nel senso: dire ‘ci ho pensato molto, sono molto combattuto’, ma poi alla fine andare via. Perché, se non ti hanno convinto 200.000 persone sul lungomare… cosa ti deve convincere di più? Hai una squadra forte, 200 milioni da spendere: cosa serve ancora? Cosa può cambiare da ieri a oggi o a domani? Non lo so. Ci dicono che la famiglia stia facendo pressione per restare, ma io ne ho viste tante nel calcio. Mi sembra quasi una sceneggiatura: se resta, sarà una bella storia da raccontare. Ma se non resta, vuol dire che era tutto già scritto".
Sembra fatta per Kevin De Bruyne: il Napoli è avanti anche su altri colpi di mercato?
"Sì, parlavamo prima di Jonathan David. È un giocatore che a me piace molto, lo seguo da tempo. Se ne parlava già quando Osimhen iniziava a fare qualche capriccio. È esplosivo, forte, nonostante non sia altissimo. È un centravanti atipico, ma credo che in Italia possa davvero impattare bene. Ha quel tipo di forza e di esplosività alla Victor Osimhen, e abbiamo visto che tipo di differenza può fare. L’hanno cercato tutti, e adesso si svincolerà. Gli agenti chiedono commissioni alte, ma il Napoli sembra avanti. Se prende De Bruyne e David – due giocatori che vogliono anche Milan, Juve e Inter – vuol dire che il Napoli sta facendo una vera battaglia sul mercato".