Cultura & Gossip
A NAPOLI - Doppia presentazione dei libri di Gioconda Marinelli e Mirella Armiero in occasione della morte di Fabrizia Ramondino
18.06.2025 18:03 di Napoli Magazine

Evento in libreria per celebrare l’anniversario della morte della celebre scrittrice Fabrizia Ramondino, le due autrici Gioconda Marinelli e Mirella Armiero presenteranno rispettivamente i loro libri “Fabrizia Ramondino” (Giannini Editore) e “Modi per sopravvivere. Gli scritti politici” (Edizioni E/O). L’appuntamento è previsto per lunedì 23 giugno alle ore 18,30 presso la libreria Io Ci Sto, via D.Cimarosa 20, Napoli. Dopo i saluti di Giulia Giannini della Giannini Editore modererà l’evento Tiuna Notarbartolo giornalista e direttrice del Premio Elsa Morante.

Il 23 giugno 2008 Fabrizia Ramondino, una delle voci più importanti della letteratura italiana contemporanea, moriva a Itri. A 17 anni dalla sua scomparsa, le due scrittrici Marinelli e Armiero ricorderanno, nella libreria vomerese, il suo lavoro come una fonte di ispirazione per generazioni. La Ramondino ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura italiana con le sue opere che spaziano dalla narrativa alla poesia, dal teatro alla saggistica. I suoi scritti sono stati riconosciuti per la loro complessità e profondità e hanno affrontato temi come la condizione femminile, la povertà, la politica e la società.

Gioconda Marinelli traccia un ritratto vivace, approfondito e appassionato della vita e dell’opera di una delle grandi scrittrici del Novecento. Fabrizia Ramondino (1936-2008) nata a Napoli, trascorse parte della sua infanzia in Spagna e viaggiò spesso in ogni luogo, esperienza che ha avuto un peso nella sua formazione culturale. Il suo primo romanzo, “Althénopis” (1981), la consacrò come voce originale della letteratura italiana. Tra le sue opere più importanti si ricordano “Un giorno e mezzo” (1988) e “L’isola riflessa” (1998). Ramondino fu anche attivista politica, impegnata nelle lotte per i diritti civili. La sua scrittura affronta temi come la memoria, il disagio mentale, l’identità e le dinamiche familiari, con un forte ancoraggio alla realtà sociale del Mezzogiorno italiano.

Nel libro di Mirella Armiero, un’antologia di testi ripercorre temi e tappe del suo impegno, mai disgiunto dall’attività di narratrice. Dall’esordio nel 1977 con l’inchiesta sui disoccupati organizzati che con la sua forma peculiare occupa un posto di rilievo nella letteratura del genere per originalità e spessore e merita una attenta rilettura, fino agli articoli per quotidiani e periodici sui temi ancora così cruciali della guerra e della decolonizzazione. Come accade a pochi altri intellettuali, tra Fabrizia Ramondino e l’oggetto delle sue indagini o dei suoi racconti non c’è alcuna presa di distanza, nessuna espressione giudicante. L’ascolto le è sempre parso necessario, ineludibile. La sua visione del mondo resta basata sullo scambio, sulla capacità quasi leopardiana di non ritrarsi di fronte al dolore, proprio e altrui, come risulta evidente in un testo oggi di bruciante attualità, in cui Ramondino esprime non solo la sua posizione radicale contro le armi ma, nello specifico, una forte preoccupazione per la diffusa, avanzante sfiducia nella formalizzazione istituzionale dei diritti umani. Tra gli altri temi trattati dalla scrittrice: la questione pedagogica; lo sviluppo del Mezzogiorno; i problemi di Napoli, dal degrado dei Quartieri spagnoli fino alla crisi dei rifiuti del 2008, in uno dei suoi ultimi articoli.

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A NAPOLI - Doppia presentazione dei libri di Gioconda Marinelli e Mirella Armiero in occasione della morte di Fabrizia Ramondino

di Napoli Magazine

18/06/2025 - 18:03

Evento in libreria per celebrare l’anniversario della morte della celebre scrittrice Fabrizia Ramondino, le due autrici Gioconda Marinelli e Mirella Armiero presenteranno rispettivamente i loro libri “Fabrizia Ramondino” (Giannini Editore) e “Modi per sopravvivere. Gli scritti politici” (Edizioni E/O). L’appuntamento è previsto per lunedì 23 giugno alle ore 18,30 presso la libreria Io Ci Sto, via D.Cimarosa 20, Napoli. Dopo i saluti di Giulia Giannini della Giannini Editore modererà l’evento Tiuna Notarbartolo giornalista e direttrice del Premio Elsa Morante.

Il 23 giugno 2008 Fabrizia Ramondino, una delle voci più importanti della letteratura italiana contemporanea, moriva a Itri. A 17 anni dalla sua scomparsa, le due scrittrici Marinelli e Armiero ricorderanno, nella libreria vomerese, il suo lavoro come una fonte di ispirazione per generazioni. La Ramondino ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura italiana con le sue opere che spaziano dalla narrativa alla poesia, dal teatro alla saggistica. I suoi scritti sono stati riconosciuti per la loro complessità e profondità e hanno affrontato temi come la condizione femminile, la povertà, la politica e la società.

Gioconda Marinelli traccia un ritratto vivace, approfondito e appassionato della vita e dell’opera di una delle grandi scrittrici del Novecento. Fabrizia Ramondino (1936-2008) nata a Napoli, trascorse parte della sua infanzia in Spagna e viaggiò spesso in ogni luogo, esperienza che ha avuto un peso nella sua formazione culturale. Il suo primo romanzo, “Althénopis” (1981), la consacrò come voce originale della letteratura italiana. Tra le sue opere più importanti si ricordano “Un giorno e mezzo” (1988) e “L’isola riflessa” (1998). Ramondino fu anche attivista politica, impegnata nelle lotte per i diritti civili. La sua scrittura affronta temi come la memoria, il disagio mentale, l’identità e le dinamiche familiari, con un forte ancoraggio alla realtà sociale del Mezzogiorno italiano.

Nel libro di Mirella Armiero, un’antologia di testi ripercorre temi e tappe del suo impegno, mai disgiunto dall’attività di narratrice. Dall’esordio nel 1977 con l’inchiesta sui disoccupati organizzati che con la sua forma peculiare occupa un posto di rilievo nella letteratura del genere per originalità e spessore e merita una attenta rilettura, fino agli articoli per quotidiani e periodici sui temi ancora così cruciali della guerra e della decolonizzazione. Come accade a pochi altri intellettuali, tra Fabrizia Ramondino e l’oggetto delle sue indagini o dei suoi racconti non c’è alcuna presa di distanza, nessuna espressione giudicante. L’ascolto le è sempre parso necessario, ineludibile. La sua visione del mondo resta basata sullo scambio, sulla capacità quasi leopardiana di non ritrarsi di fronte al dolore, proprio e altrui, come risulta evidente in un testo oggi di bruciante attualità, in cui Ramondino esprime non solo la sua posizione radicale contro le armi ma, nello specifico, una forte preoccupazione per la diffusa, avanzante sfiducia nella formalizzazione istituzionale dei diritti umani. Tra gli altri temi trattati dalla scrittrice: la questione pedagogica; lo sviluppo del Mezzogiorno; i problemi di Napoli, dal degrado dei Quartieri spagnoli fino alla crisi dei rifiuti del 2008, in uno dei suoi ultimi articoli.