La musica per il Fine Anno sorrentino è il secondo prestigioso appuntamento, dopo l’evento natalizio della Sorrento Sinfonietta, International Symphony Orchestra, nell’ambito del cartellone della XVII edizione di M’Illumino d’Inverno, firmata da Paolo Scibilia, che si ritroverà mercoledì 31 dicembre alle ore 11:30, sul palcoscenico del teatro Torquato Tasso per offrire al pubblico un matinée imperniato sul tema della Danza, diretto da Veaceslav Quadrini Ceaicovschi, un passaggio di bacchetta del padre Leonardo. Il programma verrà inaugurato dalla pianista Jia Li la quale eseguirà l’Andante spianato et grande polonaise brillante op.22 in Mi bemolle Maggiore di Fryderyk Chopin, datato 1832. Se si volessero sintetizzare in breve le caratteristiche dello stile pianistico chopiniano si può dire che due sono gli aspetti fondamentali presenti nelle composizioni di questo musicista: anzitutto il cosiddetto "tempo rubato" e il dinamismo interiore da cui le opere chopiniane traggono vitalità attraverso le diverse gradazioni nel passaggio dal forte al piano e viceversa, per contrasto o per sfumatura, così da realizzare quella tensione psicologica ed emozionale di forte espressività romantica, pur nella mutevolezza degli accenti dinamici del linguaggio pianistico. Il virtuosismo ha un ruolo di prim’ordine e appartiene allo Chopin più autenticamente sincero e coerente con se stesso. Il momento sinfonico verrà inaugurato con l’Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, un Andante sostenuto che, ha la funzione di articolare, al pari della Preghiera. L’Intermezzo è costruito in due sezioni nettamente contrastanti tra loro anche per via della strumentazione: la prima sezione si basa sul quartetto degli archi, con un piccolo lamento af?dato all’oboe; nella seconda, arpe e organo accompagnano una dolcissima melodia eseguita all’unisono dagli archi, senza il contrabbasso. Ed ecco ritornare il tema della Danza con danza con il Waltz di Dmitrij Shostakovich, dalla Jazz Suite n.2, che ci catapulterà nel mondo dell’orchestrina, con le ancheggianti armonie e l’insinuante tema carico d’ironia, nella sua visione disincantata e spietatamente critica. E andiamo al primo dei valzer, di prammatica, in un concerto di inizio d’anno, il Kaiser Walzer, di Johann Strauss jr., op. 437, costruito sulla grande dimensione, con un’introduzione trasformata in un miracoloso quadro sinfonico. Si continuerà con il celebre valzer di Johann Strauss, “An der schönen blauen Donau” al quale “Si deve soltanto accennare alle prime tre note della triade di Re maggiore, che tutte le facce s’accendono di entusiasmo” (Eduard Hanslick) il vero inno austriaco, quindi riflettori sul ballabile con lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ic Cajkovskij e il famoso Valzer dei fiori, con la sua introduzione, che con volteggi aerei interrompe la citazione del tema principale sin dalla prima battuta. Ghiaccio e lamine con il Valzer dei Pattinatori, Op. 183, di Émile Waldteufel, è uno delle sue pagine più famose che incarna perfettamente lo stile elegante e affascinante della musica da ballo del XIX secolo, in cui il compositore utilizza abilmente le diverse sezioni dell’orchestra per creare un senso di movimento e fluidità, imitando i movimenti dei pattinatori sul ghiaccio, attraverso passaggi lirici che si alternano a sezioni più vivaci e frizzanti. Finale viennese con la virtuosistica Pizzicato Polka, una scintillante vetrina per gli archi datata 1867 e la Annen-Polka, Op. 117, una famosa polka composta da Johann Strauss j.r. nel 1852 per la Annenfest a Vienna, dedicata all'imperatrice Maria Anna, nota per la sua melodia allegra e orecchiabile, utilizzata anche come cosiddetto "schwipslied" nell'operetta "Una notte a Venezia".
di Napoli Magazine
29/12/2025 - 15:25
La musica per il Fine Anno sorrentino è il secondo prestigioso appuntamento, dopo l’evento natalizio della Sorrento Sinfonietta, International Symphony Orchestra, nell’ambito del cartellone della XVII edizione di M’Illumino d’Inverno, firmata da Paolo Scibilia, che si ritroverà mercoledì 31 dicembre alle ore 11:30, sul palcoscenico del teatro Torquato Tasso per offrire al pubblico un matinée imperniato sul tema della Danza, diretto da Veaceslav Quadrini Ceaicovschi, un passaggio di bacchetta del padre Leonardo. Il programma verrà inaugurato dalla pianista Jia Li la quale eseguirà l’Andante spianato et grande polonaise brillante op.22 in Mi bemolle Maggiore di Fryderyk Chopin, datato 1832. Se si volessero sintetizzare in breve le caratteristiche dello stile pianistico chopiniano si può dire che due sono gli aspetti fondamentali presenti nelle composizioni di questo musicista: anzitutto il cosiddetto "tempo rubato" e il dinamismo interiore da cui le opere chopiniane traggono vitalità attraverso le diverse gradazioni nel passaggio dal forte al piano e viceversa, per contrasto o per sfumatura, così da realizzare quella tensione psicologica ed emozionale di forte espressività romantica, pur nella mutevolezza degli accenti dinamici del linguaggio pianistico. Il virtuosismo ha un ruolo di prim’ordine e appartiene allo Chopin più autenticamente sincero e coerente con se stesso. Il momento sinfonico verrà inaugurato con l’Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, un Andante sostenuto che, ha la funzione di articolare, al pari della Preghiera. L’Intermezzo è costruito in due sezioni nettamente contrastanti tra loro anche per via della strumentazione: la prima sezione si basa sul quartetto degli archi, con un piccolo lamento af?dato all’oboe; nella seconda, arpe e organo accompagnano una dolcissima melodia eseguita all’unisono dagli archi, senza il contrabbasso. Ed ecco ritornare il tema della Danza con danza con il Waltz di Dmitrij Shostakovich, dalla Jazz Suite n.2, che ci catapulterà nel mondo dell’orchestrina, con le ancheggianti armonie e l’insinuante tema carico d’ironia, nella sua visione disincantata e spietatamente critica. E andiamo al primo dei valzer, di prammatica, in un concerto di inizio d’anno, il Kaiser Walzer, di Johann Strauss jr., op. 437, costruito sulla grande dimensione, con un’introduzione trasformata in un miracoloso quadro sinfonico. Si continuerà con il celebre valzer di Johann Strauss, “An der schönen blauen Donau” al quale “Si deve soltanto accennare alle prime tre note della triade di Re maggiore, che tutte le facce s’accendono di entusiasmo” (Eduard Hanslick) il vero inno austriaco, quindi riflettori sul ballabile con lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ic Cajkovskij e il famoso Valzer dei fiori, con la sua introduzione, che con volteggi aerei interrompe la citazione del tema principale sin dalla prima battuta. Ghiaccio e lamine con il Valzer dei Pattinatori, Op. 183, di Émile Waldteufel, è uno delle sue pagine più famose che incarna perfettamente lo stile elegante e affascinante della musica da ballo del XIX secolo, in cui il compositore utilizza abilmente le diverse sezioni dell’orchestra per creare un senso di movimento e fluidità, imitando i movimenti dei pattinatori sul ghiaccio, attraverso passaggi lirici che si alternano a sezioni più vivaci e frizzanti. Finale viennese con la virtuosistica Pizzicato Polka, una scintillante vetrina per gli archi datata 1867 e la Annen-Polka, Op. 117, una famosa polka composta da Johann Strauss j.r. nel 1852 per la Annenfest a Vienna, dedicata all'imperatrice Maria Anna, nota per la sua melodia allegra e orecchiabile, utilizzata anche come cosiddetto "schwipslied" nell'operetta "Una notte a Venezia".