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MOSTRA - "Vicine 33", le monache di clausura del Monastero di Via Pisanelli negli scatti di Iole Capasso alla Fondazione del Banco di Napoli
05.06.2025 09:06 di Napoli Magazine

Le famose Clarisse Cappuccine note come "Le Trentatré" negli scatti della fotografa Iole CapassoMartedì 10 giugno alle 18, nella sede della Fondazione Banco di Napoli (via Tribunali 213), inaugura la mostra "Vicine 33", che racconta la storia di un vicinato, quello tra l'artista e le monache di clausura del Monastero delle Trentatrè di via Pisanelli a Napoli. La mostra rientra nella programmazione della rassegna “Entrée - assaggi di arte contemporanea”, curata in Fondazione da due anni da Carla Viparelli, con lo scopo di valorizzare artiste e artisti più o meno giovani, che meritino per la qualità del lavoro e per la professionalità, l’opportunità di una vetrina espositiva e di un sostegno. 

Nel 2012 Iole Capasso va ad abitare in via Pisanelli, proprio di fronte alle stanze del Monastero. Da semplice dirimpettaia, diventa a poco a poco una persona di fiducia, che le monache accolgono tra loro, acconsentendole a più riprese, di fotografare luoghi e momenti della vita claustrale. Per la prima volta una selezione di questi eccezionali documenti viene esposta al pubblico, nella mostra “Vicine 33”, allestita nelle sale del secondo piano di Palazzo Ricca. «Con la macchina fotografica Iole attraversa la città guardandola da dietro le quinte - scrive nel 2015 la storica dell’arte Lea Mattarella - aspettando che le cose accadano e che la trovino lì, a ubriacarsi di bellezze dimenticate, che, senza la sua presenza, sarebbero passate inosservate». 

Questa mostra costituisce la condivisione di uno sguardo privilegiato quanto discreto permettendo un'esperienza ben oltre il visibile. «La preparazione della mostra 33 è cominciata già da qualche anno - ribadisce Carla Viparelli - infatti ogni tanto Iole sentiva il bisogno di aggiungere una o più foto, di effettuare qualche altro incontro. E per fare questo si è adeguata ai tempi della vita in Monastero, quelli quotidiani e quelli rituali, con delicatezza. La stessa delicatezza ha contraddistinto il lavoro curatoriale, che abbiamo svolto insieme: innanzi tutto abbiamo effettuato la selezione delle foto scelte per mantenere tutta la discrezione possibile; poi abbiamo cercato di dare alla mostra, più che una asetticità tecnica, il senso della delicata fermezza del dischiudere». Giovedì 26 giugno alle 18 in Fondazione è in programma anche “l’artisti talk”, il momento di confronto tra pubblico, artista e curatrice.

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MOSTRA - "Vicine 33", le monache di clausura del Monastero di Via Pisanelli negli scatti di Iole Capasso alla Fondazione del Banco di Napoli

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05/06/2025 - 09:06

Le famose Clarisse Cappuccine note come "Le Trentatré" negli scatti della fotografa Iole CapassoMartedì 10 giugno alle 18, nella sede della Fondazione Banco di Napoli (via Tribunali 213), inaugura la mostra "Vicine 33", che racconta la storia di un vicinato, quello tra l'artista e le monache di clausura del Monastero delle Trentatrè di via Pisanelli a Napoli. La mostra rientra nella programmazione della rassegna “Entrée - assaggi di arte contemporanea”, curata in Fondazione da due anni da Carla Viparelli, con lo scopo di valorizzare artiste e artisti più o meno giovani, che meritino per la qualità del lavoro e per la professionalità, l’opportunità di una vetrina espositiva e di un sostegno. 

Nel 2012 Iole Capasso va ad abitare in via Pisanelli, proprio di fronte alle stanze del Monastero. Da semplice dirimpettaia, diventa a poco a poco una persona di fiducia, che le monache accolgono tra loro, acconsentendole a più riprese, di fotografare luoghi e momenti della vita claustrale. Per la prima volta una selezione di questi eccezionali documenti viene esposta al pubblico, nella mostra “Vicine 33”, allestita nelle sale del secondo piano di Palazzo Ricca. «Con la macchina fotografica Iole attraversa la città guardandola da dietro le quinte - scrive nel 2015 la storica dell’arte Lea Mattarella - aspettando che le cose accadano e che la trovino lì, a ubriacarsi di bellezze dimenticate, che, senza la sua presenza, sarebbero passate inosservate». 

Questa mostra costituisce la condivisione di uno sguardo privilegiato quanto discreto permettendo un'esperienza ben oltre il visibile. «La preparazione della mostra 33 è cominciata già da qualche anno - ribadisce Carla Viparelli - infatti ogni tanto Iole sentiva il bisogno di aggiungere una o più foto, di effettuare qualche altro incontro. E per fare questo si è adeguata ai tempi della vita in Monastero, quelli quotidiani e quelli rituali, con delicatezza. La stessa delicatezza ha contraddistinto il lavoro curatoriale, che abbiamo svolto insieme: innanzi tutto abbiamo effettuato la selezione delle foto scelte per mantenere tutta la discrezione possibile; poi abbiamo cercato di dare alla mostra, più che una asetticità tecnica, il senso della delicata fermezza del dischiudere». Giovedì 26 giugno alle 18 in Fondazione è in programma anche “l’artisti talk”, il momento di confronto tra pubblico, artista e curatrice.