Frank Matano, attore, conduttore e youtuber è l’ospite della prossima puntata di “Hot Ones Italia”, il programma condotto da Alessandro Cattelan, in esclusiva su RaiPlay da venerdì 2 maggio.
In ogni puntata, Cattelan e i suoi ospiti mangiano alette di pollo, o l’alternativa vegana, condite con salse progressivamente sempre più “hot” che aiutano ad abbattere ogni ritrosia e diffidenza, con reazioni spesso divertenti e sempre imprevedibili.
Dagli scherzi telefonici su YouTube al successo: “Un misto tra ingenuità e ragionamento; quando è nato YouTube io ero in America e guardavo i primi Youtuber. Tornato in Italia ho fatto un mio channel. A suo tempo la cosa furba è stata caricare un video a settimana – oggi pensiero scontatissimo – ma a me, che arrivavo da un paesino del casertano ed ero un adolescente, mi sembrava forte. Poi mi sono detto di procedere facendo scherzi telefonici ogni settimana. E questo ha pagato tantissimo. Poi ho fatto anche degli imbrogli: su un social network andavano forti Ligabue, Vasco Rossi e Jovanotti ma c’era una grande ingenuità sul web, la loro pagina aveva un codice HTML abilitato nei commenti. Insomma sono riuscito a far si che tutti quelli che andavo sulle pagine di Ligabue, Jovanotti e Vasco Rossi mi davano la visita. Sono anche andato nelle sale computer della mia università e di altre e ho messo sulla pagina iniziale di ogni computer il mio channel. Lo scherzo più celebre però è stato quello fatto ad una nonnina per i regali di Natale”.
Sulla comicità e i social aggiunge: “Una cosa che mi affascina dei social è che c’è un sacco di gente molto simpatica. Oggi la comicità vive un momento particolare. Ci sono pochi film comici perché c’è molta competizione. La comicità infatti la trovi sul telefono ogni giorno con i meme, con i video divertenti. C’è un episodio dei Griffin in cui ci sta una casa nel bosco dove vivono tutti gli autori delle barzellette senza sapere chi siano. E’ un po’ come per i meme che non hanno un autore. O come l’intelligenza artificiale che prende i contenuti da tutte le parti… non puoi competere con una macchina composta da milioni di cervelli”. E su Lol, rivela: “Quando ho finito di registrare la prima edizione di Lol mi ricordo che tornato a casa dissi che Elio faceva morire dalle risate e che sembrava tutto molto divertente. E quando è andato in onda ha avuto un boom pazzesco. Lol per me è stato un passaggio importante e mi ha dato un’enorme riconoscibilità. Con Elio ho fatto coppia, avevo beccato le sue note giuste. Elio non ride se non vuole, è come un robot. Però si è divertito molto con Roborto, un robot che non si doveva far riconoscere dagli umani ma che era evidente che lo fosse. Non so se sono le sue sopracciglia (ride) ma Elio ha degli imput fortissimi. Le sue stesse canzoni gli vengono lì per lì, io l’ho visto mentre canticchia, a volte canta e ride da solo”.
E sulle critiche ricevute da un noto giornalista che lo ha considerato “molto puerile e assai forzato” risponde: “Si può vedere chi cerca di far ridere da diversi punti di vista. Non voglio essere democratico ma chi ha scritto questa cosa ha anche ragione perché evidentemente lui mi ha visto così. E a volte io stesso credo che sia vero... Ho tanta empatia verso i comici, anche se è un lavoro stupidissimo con un cortocircuito nella stessa definizione. Ridere dovrebbe essere spontaneo, se uno si annuncia e dice che farà ridere… è triste. Anche se funziona!”
E sulle origini italo americane dice: “Hanno influito molto sul mio umorismo. Mio zio mi mandava dall’America VHS con registrazioni delle loro Tv e dei loro film, li vedevo prima che arrivassero in Italia. A casa nel mio paesino, Carinola, avevo la parabolica originale e c’era un canale, Rai Extra, su cui vedevo David Lettermann e i Simpson che sono stati la mia Bibbia insieme a South Park. Ho Eric Cartman tatuato sulla chiappa destra”.
A “Hot Ones Italia”, come nella versione statunitense del programma che è stato un grande successo ed è giunto alla sua venticinquesima edizione, i protagonisti dello show - personaggi del cinema, della Tv, dello sport, della musica e dei social media – vengono intervistati dal conduttore davanti a un piatto di alette di pollo (con un’alternativa vegetariana/vegana) condite con salse progressivamente più piccanti.
“Hot Ones Italia” è una produzione Palomar, a Mediawan Company, in collaborazione con Rai Contenuti Digitali e Transmediali, condotto da Alessandro Cattelan
di Napoli Magazine
28/04/2025 - 14:12
Frank Matano, attore, conduttore e youtuber è l’ospite della prossima puntata di “Hot Ones Italia”, il programma condotto da Alessandro Cattelan, in esclusiva su RaiPlay da venerdì 2 maggio.
In ogni puntata, Cattelan e i suoi ospiti mangiano alette di pollo, o l’alternativa vegana, condite con salse progressivamente sempre più “hot” che aiutano ad abbattere ogni ritrosia e diffidenza, con reazioni spesso divertenti e sempre imprevedibili.
Dagli scherzi telefonici su YouTube al successo: “Un misto tra ingenuità e ragionamento; quando è nato YouTube io ero in America e guardavo i primi Youtuber. Tornato in Italia ho fatto un mio channel. A suo tempo la cosa furba è stata caricare un video a settimana – oggi pensiero scontatissimo – ma a me, che arrivavo da un paesino del casertano ed ero un adolescente, mi sembrava forte. Poi mi sono detto di procedere facendo scherzi telefonici ogni settimana. E questo ha pagato tantissimo. Poi ho fatto anche degli imbrogli: su un social network andavano forti Ligabue, Vasco Rossi e Jovanotti ma c’era una grande ingenuità sul web, la loro pagina aveva un codice HTML abilitato nei commenti. Insomma sono riuscito a far si che tutti quelli che andavo sulle pagine di Ligabue, Jovanotti e Vasco Rossi mi davano la visita. Sono anche andato nelle sale computer della mia università e di altre e ho messo sulla pagina iniziale di ogni computer il mio channel. Lo scherzo più celebre però è stato quello fatto ad una nonnina per i regali di Natale”.
Sulla comicità e i social aggiunge: “Una cosa che mi affascina dei social è che c’è un sacco di gente molto simpatica. Oggi la comicità vive un momento particolare. Ci sono pochi film comici perché c’è molta competizione. La comicità infatti la trovi sul telefono ogni giorno con i meme, con i video divertenti. C’è un episodio dei Griffin in cui ci sta una casa nel bosco dove vivono tutti gli autori delle barzellette senza sapere chi siano. E’ un po’ come per i meme che non hanno un autore. O come l’intelligenza artificiale che prende i contenuti da tutte le parti… non puoi competere con una macchina composta da milioni di cervelli”. E su Lol, rivela: “Quando ho finito di registrare la prima edizione di Lol mi ricordo che tornato a casa dissi che Elio faceva morire dalle risate e che sembrava tutto molto divertente. E quando è andato in onda ha avuto un boom pazzesco. Lol per me è stato un passaggio importante e mi ha dato un’enorme riconoscibilità. Con Elio ho fatto coppia, avevo beccato le sue note giuste. Elio non ride se non vuole, è come un robot. Però si è divertito molto con Roborto, un robot che non si doveva far riconoscere dagli umani ma che era evidente che lo fosse. Non so se sono le sue sopracciglia (ride) ma Elio ha degli imput fortissimi. Le sue stesse canzoni gli vengono lì per lì, io l’ho visto mentre canticchia, a volte canta e ride da solo”.
E sulle critiche ricevute da un noto giornalista che lo ha considerato “molto puerile e assai forzato” risponde: “Si può vedere chi cerca di far ridere da diversi punti di vista. Non voglio essere democratico ma chi ha scritto questa cosa ha anche ragione perché evidentemente lui mi ha visto così. E a volte io stesso credo che sia vero... Ho tanta empatia verso i comici, anche se è un lavoro stupidissimo con un cortocircuito nella stessa definizione. Ridere dovrebbe essere spontaneo, se uno si annuncia e dice che farà ridere… è triste. Anche se funziona!”
E sulle origini italo americane dice: “Hanno influito molto sul mio umorismo. Mio zio mi mandava dall’America VHS con registrazioni delle loro Tv e dei loro film, li vedevo prima che arrivassero in Italia. A casa nel mio paesino, Carinola, avevo la parabolica originale e c’era un canale, Rai Extra, su cui vedevo David Lettermann e i Simpson che sono stati la mia Bibbia insieme a South Park. Ho Eric Cartman tatuato sulla chiappa destra”.
A “Hot Ones Italia”, come nella versione statunitense del programma che è stato un grande successo ed è giunto alla sua venticinquesima edizione, i protagonisti dello show - personaggi del cinema, della Tv, dello sport, della musica e dei social media – vengono intervistati dal conduttore davanti a un piatto di alette di pollo (con un’alternativa vegetariana/vegana) condite con salse progressivamente più piccanti.
“Hot Ones Italia” è una produzione Palomar, a Mediawan Company, in collaborazione con Rai Contenuti Digitali e Transmediali, condotto da Alessandro Cattelan