“Osimhen-Napoli? Le condizioni per restare insieme non ci sono più da tempo... Sarei stato curioso di vederlo in un top club internazionale, così da togliermi ogni dubbio. Personalmente, penso che il campionato inglese sia tra i migliori e che non tutti siano capaci di segnare trenta gol anche in Premier. Parliamo di contesti difficili, ben diversi... A me Osimhen non piace, ma sarei stato curioso di vedere cosa avrebbe fatto in un contesto del genere. Il Napoli – ha detto l’ex attaccante azzurro e allenatore della Primavera del Benevento Antonio Floro Flores a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live- ci guadagna alla grande, di certo non ci perde: dopo due anni, si libera di un contratto pesante e può fare investimenti su ragazzi che abbiano voglia di imporsi. Quale attaccante andrei a prendere, se fossi il direttore del Napoli? Kean è un nome sul quale punterei, tra i migliori che sento circolare. Nunez ha voglia di rivalsa, dopo un'esperienza non positiva al Liverpool, ma Moise è un grande attaccante. L'uruguaiano ha straordinarie qualità e sarebbe perfetto come compagno di Lukaku: si completerebbero bene, eppure a Nunez è mancata la continuità. Kean, dal canto suo, ha già dimostrato di poter stare alla grande in un campionato come la serie A. Non spenderei invece tutti quei soldi che leggo per Lucca. Quest’anno ha fatto bene, ma un conto è giocare nell’Udinese e un conto nel Napoli. Sono cresciuto molto a Udine, si sta benissimo, ma è evidente che le pressioni e le aspettative a Napoli sono diverse. Ho notato che dopo la querelle per il rigore Lucca è un po’ sparito, forse certi pesi non li sa ancora gestire. Per Ndoye il Bologna vuole 45/50 milioni? E’ un ottimo giocatore ma non so se vale quella cifra. Per avere questa valutazione per me un calciatore dovrebbe aver dimostrato di aver fatto bene in piazze importanti, a Milano, Torino, Roma o Napoli. Sull’esterno punterei su Chiesa perché, al di là delle sue qualità, avrebbe grandissime motivazioni, vorrebbe riscattarsi e a giugno 2026 ci sono i Mondiali. Mi ha sorpreso, invece, la conferma di Conte come allenatore del Napoli. Ne sono felice, evidentemente De Laurentiis lo ha convinto riconoscendo anche gli errori commessi per il mercato di gennaio. Conte è un grande allenatore, è un vincente e quindi non intende accontentarsi dello scudetto ne’ il suo Napoli potrà nascondersi. Vorrà fare bene anche in Champions, in ogni caso Conte sta già trasferendo la sua mentalità vincente al club e all’ambiente. De Bruyne con lui giocherà dalla tre quarti in su. E’ un calciatore che fa la differenza, nel 4-3-3 da mezz’ala offensiva può fare grandi cose, anche perché sarà certamente motivato a dimostrare di essere ancora un grandissimo calciatore. Del resto ha accettato la sfida Napoli piuttosto che piegarsi alla pensione dorata in Arabia”.
di Napoli Magazine
10/07/2025 - 16:43
“Osimhen-Napoli? Le condizioni per restare insieme non ci sono più da tempo... Sarei stato curioso di vederlo in un top club internazionale, così da togliermi ogni dubbio. Personalmente, penso che il campionato inglese sia tra i migliori e che non tutti siano capaci di segnare trenta gol anche in Premier. Parliamo di contesti difficili, ben diversi... A me Osimhen non piace, ma sarei stato curioso di vedere cosa avrebbe fatto in un contesto del genere. Il Napoli – ha detto l’ex attaccante azzurro e allenatore della Primavera del Benevento Antonio Floro Flores a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live- ci guadagna alla grande, di certo non ci perde: dopo due anni, si libera di un contratto pesante e può fare investimenti su ragazzi che abbiano voglia di imporsi. Quale attaccante andrei a prendere, se fossi il direttore del Napoli? Kean è un nome sul quale punterei, tra i migliori che sento circolare. Nunez ha voglia di rivalsa, dopo un'esperienza non positiva al Liverpool, ma Moise è un grande attaccante. L'uruguaiano ha straordinarie qualità e sarebbe perfetto come compagno di Lukaku: si completerebbero bene, eppure a Nunez è mancata la continuità. Kean, dal canto suo, ha già dimostrato di poter stare alla grande in un campionato come la serie A. Non spenderei invece tutti quei soldi che leggo per Lucca. Quest’anno ha fatto bene, ma un conto è giocare nell’Udinese e un conto nel Napoli. Sono cresciuto molto a Udine, si sta benissimo, ma è evidente che le pressioni e le aspettative a Napoli sono diverse. Ho notato che dopo la querelle per il rigore Lucca è un po’ sparito, forse certi pesi non li sa ancora gestire. Per Ndoye il Bologna vuole 45/50 milioni? E’ un ottimo giocatore ma non so se vale quella cifra. Per avere questa valutazione per me un calciatore dovrebbe aver dimostrato di aver fatto bene in piazze importanti, a Milano, Torino, Roma o Napoli. Sull’esterno punterei su Chiesa perché, al di là delle sue qualità, avrebbe grandissime motivazioni, vorrebbe riscattarsi e a giugno 2026 ci sono i Mondiali. Mi ha sorpreso, invece, la conferma di Conte come allenatore del Napoli. Ne sono felice, evidentemente De Laurentiis lo ha convinto riconoscendo anche gli errori commessi per il mercato di gennaio. Conte è un grande allenatore, è un vincente e quindi non intende accontentarsi dello scudetto ne’ il suo Napoli potrà nascondersi. Vorrà fare bene anche in Champions, in ogni caso Conte sta già trasferendo la sua mentalità vincente al club e all’ambiente. De Bruyne con lui giocherà dalla tre quarti in su. E’ un calciatore che fa la differenza, nel 4-3-3 da mezz’ala offensiva può fare grandi cose, anche perché sarà certamente motivato a dimostrare di essere ancora un grandissimo calciatore. Del resto ha accettato la sfida Napoli piuttosto che piegarsi alla pensione dorata in Arabia”.