A “1 Football Club” su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve.
L’Inter è ufficialmente in finale di Champions League, dove affronterà il Paris Saint-Germain. A suo avviso, il percorso dell’Inter rende ancora più importante quello fatto dal Napoli in campionato, oppure ci sarà sempre chi dirà che i nerazzurri abbiano abbandonato il campionato per inseguire la Champions?
“Bella domanda. Secondo me non si può sminuire il percorso del Napoli, perché, come ha detto Inzaghi – e sono d’accordissimo con lui – chi pensa che l’Inter, a inizio anno, con la rosa che aveva a disposizione e per la società importante che è, possa decidere se puntare su un singolo obiettivo o su un altro, dice delle fesserie. Uso proprio questo termine. Sono d’accordo anche perché, onestamente, come fai a entrare in uno spogliatoio, preparare la settimana e dire ai giocatori: ‘Tranquilli, domenica non ci interessa il campionato, pensiamo solo alla Champions’? È impensabile. Non bisogna ridimensionare nemmeno il percorso dell’Inter, nonostante abbia avuto delle difficoltà in campionato. È da anni che fa grandi cose. E non va ridimensionato nemmeno il fatto che, quando l’Inter ha inciampato, il Napoli era pronto. Il Napoli ha fatto 77 punti. Non gliel’ha mollato nessuno il campionato, anzi. Il percorso del Napoli non è assolutamente ridimensionabile, bensì va esaltato comunque finirà. L’impresa dell’Inter ha il sapore del miracolo, ma allo stesso tempo è un miracolo consapevole. Rispetto a due anni fa, l’Inter ci arriva con un gruppo di ferro. E ha ricevuto i complimenti da tutti gli allenatori europei. È una grande squadra, e a me piace molto per come viene gestita da Inzaghi e da un super dirigente come Marotta. Se vi ricordate, qualche anno fa si parlava di un possibile addio di Lautaro. Invece ha rinnovato il contratto. Anche quando circolavano voci di mal di pancia, hanno saputo gestire tutto benissimo. Arrivare in fondo e vincere le finali non è facile, perché se ci arrivi, sei stato bravo, ma dall’altra parte c’è qualcuno che è stato almeno altrettanto bravo. Poteva esserci l’Arsenal o altre grandi squadre, ma in finale può succedere di tutto. In ogni caso, non si può sminuire il lavoro che ha fatto l’Inter in questi anni. Inzaghi è stato molto centrato, rischia di battere ogni aspettativa.”
Tanta Italia nel Paris Saint Germain: ci sono rimorsi?
“Sì, giocatori importanti, li conosciamo bene: Donnarumma, Kvaratskhelia, Fabian Ruiz, Hakimi. Però, su questa finale il 50-60% è merito di Donnarumma. Anche ieri, in semifinale, ha fatto delle parate incredibili. Per me oggi è uno dei portieri più forti al mondo. E poi, quando in campo hai giocatori così forti come quelli del Paris Saint-Germain… E secondo me hanno anche un allenatore che, pur non conoscendolo personalmente, mi sembra molto preparato a livello umano. Si vede che Luis Enrique abbia creato una grande sinergia con la squadra. L’ha detto anche Donnarumma: quest’anno hanno un gruppo vero. Forse è andato via qualcuno fortissimo, ma che non faceva gruppo. Ora c’è la giusta miscela.”
Tra Inter e Paris Saint-Germain, c’è una favorita oppure il pronostico è da considerarsi 50 e 50?
“A 50 e 50, proprio preciso preciso. Non riuscirei a sbilanciarmi. Da una parte, mi farebbe piacere che vincesse l’Inter, perché rappresenta l’Italia, e darebbe ancora più lustro all’impresa del Napoli. Dall’altra parte, la storia personale di Luis Enrique mi emoziona sempre: ricordo la sua ultima finale, quando c’era ancora la figlia ed era con lui in campo a festeggiare. Che vinca il migliore, come non mai.”
L’Inter potrebbe pagare lo sforzo delle tante energie spese nella semifinale di ritorno contro il Barcellona, oppure il Torino è una squadra comunque alla portata, anche per un’Inter fisicamente debilitata?
“È una squadra alla portata, anche se il Toro è sempre spigoloso. Indipendentemente dall’Inter, però, domenica a Napoli c’è un solo risultato: la vittoria contro il Genoa. Quando dipende tutto da te, hai un vantaggio. Quindi, a prescindere dall’Inter, vedo un Napoli proiettato nella maniera giusta e domenica il risultato arriverà. Vedremo una grande partita degli azzurri.”
di Napoli Magazine
08/05/2025 - 11:23
A “1 Football Club” su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve.
L’Inter è ufficialmente in finale di Champions League, dove affronterà il Paris Saint-Germain. A suo avviso, il percorso dell’Inter rende ancora più importante quello fatto dal Napoli in campionato, oppure ci sarà sempre chi dirà che i nerazzurri abbiano abbandonato il campionato per inseguire la Champions?
“Bella domanda. Secondo me non si può sminuire il percorso del Napoli, perché, come ha detto Inzaghi – e sono d’accordissimo con lui – chi pensa che l’Inter, a inizio anno, con la rosa che aveva a disposizione e per la società importante che è, possa decidere se puntare su un singolo obiettivo o su un altro, dice delle fesserie. Uso proprio questo termine. Sono d’accordo anche perché, onestamente, come fai a entrare in uno spogliatoio, preparare la settimana e dire ai giocatori: ‘Tranquilli, domenica non ci interessa il campionato, pensiamo solo alla Champions’? È impensabile. Non bisogna ridimensionare nemmeno il percorso dell’Inter, nonostante abbia avuto delle difficoltà in campionato. È da anni che fa grandi cose. E non va ridimensionato nemmeno il fatto che, quando l’Inter ha inciampato, il Napoli era pronto. Il Napoli ha fatto 77 punti. Non gliel’ha mollato nessuno il campionato, anzi. Il percorso del Napoli non è assolutamente ridimensionabile, bensì va esaltato comunque finirà. L’impresa dell’Inter ha il sapore del miracolo, ma allo stesso tempo è un miracolo consapevole. Rispetto a due anni fa, l’Inter ci arriva con un gruppo di ferro. E ha ricevuto i complimenti da tutti gli allenatori europei. È una grande squadra, e a me piace molto per come viene gestita da Inzaghi e da un super dirigente come Marotta. Se vi ricordate, qualche anno fa si parlava di un possibile addio di Lautaro. Invece ha rinnovato il contratto. Anche quando circolavano voci di mal di pancia, hanno saputo gestire tutto benissimo. Arrivare in fondo e vincere le finali non è facile, perché se ci arrivi, sei stato bravo, ma dall’altra parte c’è qualcuno che è stato almeno altrettanto bravo. Poteva esserci l’Arsenal o altre grandi squadre, ma in finale può succedere di tutto. In ogni caso, non si può sminuire il lavoro che ha fatto l’Inter in questi anni. Inzaghi è stato molto centrato, rischia di battere ogni aspettativa.”
Tanta Italia nel Paris Saint Germain: ci sono rimorsi?
“Sì, giocatori importanti, li conosciamo bene: Donnarumma, Kvaratskhelia, Fabian Ruiz, Hakimi. Però, su questa finale il 50-60% è merito di Donnarumma. Anche ieri, in semifinale, ha fatto delle parate incredibili. Per me oggi è uno dei portieri più forti al mondo. E poi, quando in campo hai giocatori così forti come quelli del Paris Saint-Germain… E secondo me hanno anche un allenatore che, pur non conoscendolo personalmente, mi sembra molto preparato a livello umano. Si vede che Luis Enrique abbia creato una grande sinergia con la squadra. L’ha detto anche Donnarumma: quest’anno hanno un gruppo vero. Forse è andato via qualcuno fortissimo, ma che non faceva gruppo. Ora c’è la giusta miscela.”
Tra Inter e Paris Saint-Germain, c’è una favorita oppure il pronostico è da considerarsi 50 e 50?
“A 50 e 50, proprio preciso preciso. Non riuscirei a sbilanciarmi. Da una parte, mi farebbe piacere che vincesse l’Inter, perché rappresenta l’Italia, e darebbe ancora più lustro all’impresa del Napoli. Dall’altra parte, la storia personale di Luis Enrique mi emoziona sempre: ricordo la sua ultima finale, quando c’era ancora la figlia ed era con lui in campo a festeggiare. Che vinca il migliore, come non mai.”
L’Inter potrebbe pagare lo sforzo delle tante energie spese nella semifinale di ritorno contro il Barcellona, oppure il Torino è una squadra comunque alla portata, anche per un’Inter fisicamente debilitata?
“È una squadra alla portata, anche se il Toro è sempre spigoloso. Indipendentemente dall’Inter, però, domenica a Napoli c’è un solo risultato: la vittoria contro il Genoa. Quando dipende tutto da te, hai un vantaggio. Quindi, a prescindere dall’Inter, vedo un Napoli proiettato nella maniera giusta e domenica il risultato arriverà. Vedremo una grande partita degli azzurri.”