Marco Baroni, allenatore del Torino, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport: "La scommessa più grande in questa stagione? Io sono un uomo concreto. Non cerco scommesse, non ho mai scommesso in vita mia. Devo lavorare forte per creare valore in questa squadra. Ngonge ha fatto un’esperienza importante in una squadra diventata campione d’Italia (il Napoli, ndr). Ha assaporato, vissuto il calcio che porta alla vittoria. Ha tanta qualità, lo sappiamo: ce l’ha e la porterà in campo. Serviranno attenzione, voglia e determinazione nelle due fasi, quando non ha il pallone. Simeone con Zapata? Assolutamente sì. Milinkovic-Savic? Mi riaggancio al discorso di prima. Milinkovic va ringraziato per il percorso fatto insieme anche se breve: teneva alla maglia, è stato concentrato e rimasto con noi fino all’ultimo minuto. Mi ha colpito molto perché ha fatto capire la caratura morale del ragazzo. Non è sostituibile, nel senso che era inutile andare a cercare un portiere come lui che si è creato nel tempo. Vorrei ricordare che qui c’è stato un giocatore come Bremer che il primo anno ha giocato solo a fine campionato: occorrono dei percorsi per lavorare e crescere. Ed è questo il nostro obiettivo. Israel sta iniziando questo percorso, con caratteristiche diverse rispetto a Milinkovic. Crediamo nelle sue qualità, è un portiere nel giro della nazionale e noi gli daremo modo di crescere".
di Napoli Magazine
05/09/2025 - 17:39
Marco Baroni, allenatore del Torino, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport: "La scommessa più grande in questa stagione? Io sono un uomo concreto. Non cerco scommesse, non ho mai scommesso in vita mia. Devo lavorare forte per creare valore in questa squadra. Ngonge ha fatto un’esperienza importante in una squadra diventata campione d’Italia (il Napoli, ndr). Ha assaporato, vissuto il calcio che porta alla vittoria. Ha tanta qualità, lo sappiamo: ce l’ha e la porterà in campo. Serviranno attenzione, voglia e determinazione nelle due fasi, quando non ha il pallone. Simeone con Zapata? Assolutamente sì. Milinkovic-Savic? Mi riaggancio al discorso di prima. Milinkovic va ringraziato per il percorso fatto insieme anche se breve: teneva alla maglia, è stato concentrato e rimasto con noi fino all’ultimo minuto. Mi ha colpito molto perché ha fatto capire la caratura morale del ragazzo. Non è sostituibile, nel senso che era inutile andare a cercare un portiere come lui che si è creato nel tempo. Vorrei ricordare che qui c’è stato un giocatore come Bremer che il primo anno ha giocato solo a fine campionato: occorrono dei percorsi per lavorare e crescere. Ed è questo il nostro obiettivo. Israel sta iniziando questo percorso, con caratteristiche diverse rispetto a Milinkovic. Crediamo nelle sue qualità, è un portiere nel giro della nazionale e noi gli daremo modo di crescere".