NAPOLI - Mancano sei giornate alla fine del campionato e la questione scudetto è ancora tutta in ballo. La vittoria con l’Empoli per le modalità chiare e inequivocabili con le quali si è manifestata la dice lunga sulla volontà del Napoli di dare filo da torcere fino in fondo alla squadra di Inzaghi che rimane favorita in virtù dei tre punti di vantaggio che può vantare ma che deve guardarsi alle spalle perché c’è un’inseguitrice agguerrita e motivata. Quel che mi è sembrato di percepire nel considerare la netta vittoria sull’Empoli di lunedì scorso è una ritrovata condizione atletica della squadra che potrà risultare determinante ne testa a testa finale con i nerazzurri. Il Napoli c’è in tutti i sensi. C’è con la testa e con il fisico dei suoi calciatori, c’è con la determinazione ferma e quasi rabbiosa del suo allenatore che non vuole mollare neppure di un centimetro. Se l’Inter vorrà agguantare il suo secondo tricolore consecutivo dovrà sudarselo fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Le speranze di chi tifa Napoli sono ovviamente concentrate su due diversi aspetti della coda di calendario che ci accompagnerà fino all’esito finale. Da un lato c’è da considerare che l’Inter ha tre impegni sul totale di sei piuttosto gravosi (il Bologna al Dall’Ara domenica prossima e poi la Roma e la Lazio al Meazza) e dall’altro c’è lo stress psicofisico che le sfide in Champions League e in Coppa Italia inevitabilmente comporteranno per i calciatori della pur abbondante rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Al Napoli non resta che fare il proprio dovere in partite tutte abbordabili (l’ostacolo più impegnativo è la sfida al Maradona con il Torino) e sperare in un passo falso dell’avversaria. Esiste dunque la concreta possibilità di un aggancio e in molti si chiedono che cosa accadrebbe se le due squadre dovessero tagliare la linea del traguardo a pari merito. Il regolamento della Lega Calcio di serie A parla chiaro: in caso di parità ci sarà uno spareggio che si dovrà disputare a San Siro. La regola infatti prevede che si adottino cinque criteri: punti fatti negli scontri diretti tra tutte le squadre a parità di punti; differenza tra reti segnate e subite negli scontri diretti; differenza tra reti segnate e subite nell’intero campionato; maggior numero di reti segnate nell’intero campionato; sorteggio. Considerato che le sfide tra Inter e Napoli sono finite entrambe con il punteggio di 1-1, varrebbe il principio della differenza reti generale nella quale i nerazzurri sono pressoché irraggiungibili (al momento è di +41 contro +26). Un eventuale spareggio si giocherebbe dunque al Meazza, a meno che le autorità preposte all’ordine pubblico non ritenessero che sussistano motivi di divieto. In tal caso la partita sarebbe spostata nella sede della finale di Coppa Italia, vale e dire l’Olimpico di Roma.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
16/04/2025 - 14:00
NAPOLI - Mancano sei giornate alla fine del campionato e la questione scudetto è ancora tutta in ballo. La vittoria con l’Empoli per le modalità chiare e inequivocabili con le quali si è manifestata la dice lunga sulla volontà del Napoli di dare filo da torcere fino in fondo alla squadra di Inzaghi che rimane favorita in virtù dei tre punti di vantaggio che può vantare ma che deve guardarsi alle spalle perché c’è un’inseguitrice agguerrita e motivata. Quel che mi è sembrato di percepire nel considerare la netta vittoria sull’Empoli di lunedì scorso è una ritrovata condizione atletica della squadra che potrà risultare determinante ne testa a testa finale con i nerazzurri. Il Napoli c’è in tutti i sensi. C’è con la testa e con il fisico dei suoi calciatori, c’è con la determinazione ferma e quasi rabbiosa del suo allenatore che non vuole mollare neppure di un centimetro. Se l’Inter vorrà agguantare il suo secondo tricolore consecutivo dovrà sudarselo fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Le speranze di chi tifa Napoli sono ovviamente concentrate su due diversi aspetti della coda di calendario che ci accompagnerà fino all’esito finale. Da un lato c’è da considerare che l’Inter ha tre impegni sul totale di sei piuttosto gravosi (il Bologna al Dall’Ara domenica prossima e poi la Roma e la Lazio al Meazza) e dall’altro c’è lo stress psicofisico che le sfide in Champions League e in Coppa Italia inevitabilmente comporteranno per i calciatori della pur abbondante rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Al Napoli non resta che fare il proprio dovere in partite tutte abbordabili (l’ostacolo più impegnativo è la sfida al Maradona con il Torino) e sperare in un passo falso dell’avversaria. Esiste dunque la concreta possibilità di un aggancio e in molti si chiedono che cosa accadrebbe se le due squadre dovessero tagliare la linea del traguardo a pari merito. Il regolamento della Lega Calcio di serie A parla chiaro: in caso di parità ci sarà uno spareggio che si dovrà disputare a San Siro. La regola infatti prevede che si adottino cinque criteri: punti fatti negli scontri diretti tra tutte le squadre a parità di punti; differenza tra reti segnate e subite negli scontri diretti; differenza tra reti segnate e subite nell’intero campionato; maggior numero di reti segnate nell’intero campionato; sorteggio. Considerato che le sfide tra Inter e Napoli sono finite entrambe con il punteggio di 1-1, varrebbe il principio della differenza reti generale nella quale i nerazzurri sono pressoché irraggiungibili (al momento è di +41 contro +26). Un eventuale spareggio si giocherebbe dunque al Meazza, a meno che le autorità preposte all’ordine pubblico non ritenessero che sussistano motivi di divieto. In tal caso la partita sarebbe spostata nella sede della finale di Coppa Italia, vale e dire l’Olimpico di Roma.
Mario Zaccaria
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