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VIDEO CONFERENCE - Napoli, Conte: "C'è tanta voglia di scendere in campo per la gara più importante dell'anno, vogliamo regalare ai nostri tifosi un qualcosa di bello e storico, avrò un cuore in panchina ed uno in tribuna"
22.05.2025 14:40 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Napoli-Cagliari. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.

- Lei viene definito lo specialista in questi momenti, ma questa sarà una notte diversa. Cosa si prova il giorno prima di un appuntamento decisivo?

"C'è tanta voglia di scendere in campo. Veniamo da una stagione stressante, chiaramente questa potrebbe essere l'ultima gara di una stagione per me in un ambiente nuovo. Adesso sentiamo la responsabilità di dover regalare ai tifosi un qualcosa di bello e storico".

- Lungo duello tra Napoli ed Inter, con gli azzurri più volte in testa al campionato: vincerà la squadra più forte o la più brava?

"I campionati, tornei molto lunghi a differenza delle coppe, li vincono le squadre che hanno meritato di più. Nelle coppe incidono anche gli episodi ed i sorteggi. In quel percorso breve può capitare di tutto. Nelle 38 partite, invece, si può delineare chi merita. Sono tante partite nelle quali devi mostrare continuità nelle prestazioni e nei risultati".

- Servono coraggio, cuore o cosa? C'è rammarico per non poter essere in panchina?

"Io ho vinto tanto, ma ho perso anche tanto tra club e Nazionale. Cerco di essere specialista nell'aiutare i giocatori ed il club. Se il nostro meglio ci porterà ad essere vincenti sarà una grande soddisfazione per me. Non bisogna dimenticare anche le sconfitte, quelle mi hanno creato un'armatura forte e mi fanno diventare cattivo. Per la squalifica mi dispiace, dopo un campionato del genere vorrei essere in campo con i ragazzi, con i nostri tifosi, per guidare la squadra. Detto questo ho fiducia nello staff, nel gruppo e nei tifosi. Avrò due cuori, uno in panchina ed uno in tribuna".

- Stanco dopo Parma ed ora più sereno? Quale è stato il pensiero più ricorrente?

"Distrarsi è difficile, cerco di farlo mentre mangio o quando dormo. E' stata una settimana corta, ma molto intensa e piena di emozioni. Può succedere di tutto. Dobbiamo cercare di rimanere focalizzati sull'obiettivo, sappiamo che questa sarà la partita più importante della stagione. In questa gara si decide una stagione, capiremo che tipo di stagione avremo avuto: ottima o superlativa".

- Sensazioni del gruppo e situazione degli infortunati in vista del Cagliari? Dubbi di formazione?

"Non è cambiato nulla rispetto a Parma, sotto ogni punto di vista. Chi era indietro fisicamente è ancora indietro e chi ha giocato continuare a stare al meglio".

- Una partita del genere si aggredisce subito o si fanno dei calcoli?

"Non cambia niente, abbiamo sempre aggredito le partite. Fa parte del mio credo, l'ho sempre detto ai ragazzi. A volte ci riusciamo meglio, a volte c'è anche la bravura degli avversari. Il Cagliari è una buona squadra, noi dovremo fare la nostra partita rispettando l'avversario al 100%. Ho ricordato le mie esperienze calcistiche perchè tutto conta, attraverso il vissuto cerchi di dare avvertimenti importanti alla squadra".

- Lo slogan di inizio stagione è stato "Amma faticà", ma adesso "c'amma fa?"

"Bisogna lavorare bene nelle due fasi, dobbiamo lavorare tutti insieme. Siamo a qui grazie al lavoro, siamo vicini a qualcosa di speciale solo grazie al lavoro del gruppo, ora cerchiamo di finire questo lavoro. Dopo il pari con l'Inter dissi "se vogliamo possiamo", la squadra sa bene che il lavoro ora va concluso".

- Ha già tracciato un bilancio della stagione?

"Stagione molto impegnativa. Lo dissi anche a Dimaro ai tifosi, per la prima volta ho ricevuto tanto prima ancora di dare qualcosa. Per me è stata una spinta importante, ma anche una pressione molto grande. Sentivo di voler ripagare la fiducia della gente, una fiducia che derivava solo dal mio curriculum ma senza vedere il nostro lavoro. Ho sentito tanta pressione, anche il peso sulle mie spalle è stato tanto. Tutto è stato fatto per e con il club, non solo per me stesso. Le cose non sono accadute per accontentare Conte, ma tutto è stato fatto per la crescita della società".

- Annata caratterizzata dal legame tra Napoli ed il Napoli, cosa si può dire ai tifosi?

"Risulta difficile dire qualcosa ai tifosi. Possono cambiare giocatori, allenatori e dirigenti, ma la passione di questo popolo non cambierà mai. Noi abbiamo avuto tutto da parte dei tifosi, vicinanza nei momenti positivi o negativi ed hanno avuto fiducia subito nel gruppo. Dico a tutti di continuare ad essere quello che sono".

- Polemiche dell'Inter dopo la Lazio, ma il Napoli ha subìto un grave errore contro il Parma. Vuole dire qualcosa a tal proposito?

"Quello che dovevo dire l'ho detto. Qualche arbitro ha apprezzato, va migliorata la comunicazione tra arbitri e VAR. Gli arbitri italiani sono i più bravi, lo dico avendo allenatore in Premier. Ma col VAR serve più chiarezza, invece a volte interviene ed altre no. Tutti nel corso dell'anno si sono lamentati, chi più o chi meno. Nessuno ha avuto il mio eco dopo le lamentele post Inter, invece evidentemente avevo ragione. A volte chi dice le cose incide molto di più rispetto ai contenuti".

Simone Santacroce 

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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22/05/2025 - 14:40

CASTEL VOLTURNO (CE) - Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Napoli-Cagliari. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.

- Lei viene definito lo specialista in questi momenti, ma questa sarà una notte diversa. Cosa si prova il giorno prima di un appuntamento decisivo?

"C'è tanta voglia di scendere in campo. Veniamo da una stagione stressante, chiaramente questa potrebbe essere l'ultima gara di una stagione per me in un ambiente nuovo. Adesso sentiamo la responsabilità di dover regalare ai tifosi un qualcosa di bello e storico".

- Lungo duello tra Napoli ed Inter, con gli azzurri più volte in testa al campionato: vincerà la squadra più forte o la più brava?

"I campionati, tornei molto lunghi a differenza delle coppe, li vincono le squadre che hanno meritato di più. Nelle coppe incidono anche gli episodi ed i sorteggi. In quel percorso breve può capitare di tutto. Nelle 38 partite, invece, si può delineare chi merita. Sono tante partite nelle quali devi mostrare continuità nelle prestazioni e nei risultati".

- Servono coraggio, cuore o cosa? C'è rammarico per non poter essere in panchina?

"Io ho vinto tanto, ma ho perso anche tanto tra club e Nazionale. Cerco di essere specialista nell'aiutare i giocatori ed il club. Se il nostro meglio ci porterà ad essere vincenti sarà una grande soddisfazione per me. Non bisogna dimenticare anche le sconfitte, quelle mi hanno creato un'armatura forte e mi fanno diventare cattivo. Per la squalifica mi dispiace, dopo un campionato del genere vorrei essere in campo con i ragazzi, con i nostri tifosi, per guidare la squadra. Detto questo ho fiducia nello staff, nel gruppo e nei tifosi. Avrò due cuori, uno in panchina ed uno in tribuna".

- Stanco dopo Parma ed ora più sereno? Quale è stato il pensiero più ricorrente?

"Distrarsi è difficile, cerco di farlo mentre mangio o quando dormo. E' stata una settimana corta, ma molto intensa e piena di emozioni. Può succedere di tutto. Dobbiamo cercare di rimanere focalizzati sull'obiettivo, sappiamo che questa sarà la partita più importante della stagione. In questa gara si decide una stagione, capiremo che tipo di stagione avremo avuto: ottima o superlativa".

- Sensazioni del gruppo e situazione degli infortunati in vista del Cagliari? Dubbi di formazione?

"Non è cambiato nulla rispetto a Parma, sotto ogni punto di vista. Chi era indietro fisicamente è ancora indietro e chi ha giocato continuare a stare al meglio".

- Una partita del genere si aggredisce subito o si fanno dei calcoli?

"Non cambia niente, abbiamo sempre aggredito le partite. Fa parte del mio credo, l'ho sempre detto ai ragazzi. A volte ci riusciamo meglio, a volte c'è anche la bravura degli avversari. Il Cagliari è una buona squadra, noi dovremo fare la nostra partita rispettando l'avversario al 100%. Ho ricordato le mie esperienze calcistiche perchè tutto conta, attraverso il vissuto cerchi di dare avvertimenti importanti alla squadra".

- Lo slogan di inizio stagione è stato "Amma faticà", ma adesso "c'amma fa?"

"Bisogna lavorare bene nelle due fasi, dobbiamo lavorare tutti insieme. Siamo a qui grazie al lavoro, siamo vicini a qualcosa di speciale solo grazie al lavoro del gruppo, ora cerchiamo di finire questo lavoro. Dopo il pari con l'Inter dissi "se vogliamo possiamo", la squadra sa bene che il lavoro ora va concluso".

- Ha già tracciato un bilancio della stagione?

"Stagione molto impegnativa. Lo dissi anche a Dimaro ai tifosi, per la prima volta ho ricevuto tanto prima ancora di dare qualcosa. Per me è stata una spinta importante, ma anche una pressione molto grande. Sentivo di voler ripagare la fiducia della gente, una fiducia che derivava solo dal mio curriculum ma senza vedere il nostro lavoro. Ho sentito tanta pressione, anche il peso sulle mie spalle è stato tanto. Tutto è stato fatto per e con il club, non solo per me stesso. Le cose non sono accadute per accontentare Conte, ma tutto è stato fatto per la crescita della società".

- Annata caratterizzata dal legame tra Napoli ed il Napoli, cosa si può dire ai tifosi?

"Risulta difficile dire qualcosa ai tifosi. Possono cambiare giocatori, allenatori e dirigenti, ma la passione di questo popolo non cambierà mai. Noi abbiamo avuto tutto da parte dei tifosi, vicinanza nei momenti positivi o negativi ed hanno avuto fiducia subito nel gruppo. Dico a tutti di continuare ad essere quello che sono".

- Polemiche dell'Inter dopo la Lazio, ma il Napoli ha subìto un grave errore contro il Parma. Vuole dire qualcosa a tal proposito?

"Quello che dovevo dire l'ho detto. Qualche arbitro ha apprezzato, va migliorata la comunicazione tra arbitri e VAR. Gli arbitri italiani sono i più bravi, lo dico avendo allenatore in Premier. Ma col VAR serve più chiarezza, invece a volte interviene ed altre no. Tutti nel corso dell'anno si sono lamentati, chi più o chi meno. Nessuno ha avuto il mio eco dopo le lamentele post Inter, invece evidentemente avevo ragione. A volte chi dice le cose incide molto di più rispetto ai contenuti".

Simone Santacroce 

Napoli Magazine

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