Lunedì 26 maggio alle ore 17.30, Sala Assoli-Moscato, si terrà la presentazione del libro Lo spettacolo infinito di Sergio Escobar, pubblicato da Baldini+Castoldi. L’evento vedrà la partecipazione dell’autore in dialogo con due importanti protagonisti della scena teatrale contemporanea, Toni Servillo e Mimmo Borrelli, sui temi del volume e sulla funzione civile e politica del teatro contemporaneo. L’incontro, a ingresso libero, offrirà al pubblico l’occasione di ascoltare una riflessione a più voci sul teatro, con la possibilità di acquistare il volume al termine della presentazione.
Nel volume Lo spettacolo infinito. Storie di teatro e di scenari politici Sergio Escobar intreccia trent’anni di storia del teatro italiano e internazionale con i grandi eventi politici e culturali che hanno attraversato il nostro tempo. Il libro è molto più di un’autobiografia: è una narrazione corale fatta di incontri e tensioni, amicizie e battaglie artistiche, che racconta il teatro come luogo di libertà, di inquietudine e di costruzione di civiltà. Escobar ripercorre i suoi anni alla guida del Piccolo Teatro di Milano — dal 1998 al 2020 — e l’intensa collaborazione con Luca Ronconi, con cui ha condiviso l’idea di un teatro che si fa interrogazione costante della realtà. Il volume attraversa snodi epocali come la caduta del Muro di Berlino, la fine della perestrojka in Unione Sovietica, l’apertura culturale dell’Estremo Oriente e le disillusioni seguite alle “primavere arabe”, evidenziando il dialogo tra la scena teatrale e i mutamenti del potere, della geopolitica e delle coscienze. Una narrazione fatta di ricordi e incontri che restituisce al lettore lo spessore umano e culturale di un’intera generazione di artisti.
Sergio Escobar (Milano, 1950), laureato in Filosofia della Scienza, inizia la sua carriera nel 1979 al Teatro alla Scala, al fianco di Carlo Maria Badini, occupandosi di relazioni internazionali e nuovi media. È stato sovrintendente di importanti enti lirici come il Teatro Comunale di Bologna, il Carlo Felice di Genova e l’Opera di Roma. Per oltre vent’anni ha diretto il Piccolo Teatro di Milano, trasformandolo in un punto di riferimento per la scena europea. Accanto all’attività gestionale e artistica, ha svolto un’intensa attività accademica presso istituzioni come il DAMS di Bologna, la Bocconi, lo IULM, l’Accademia dei Lincei, il MIT di Boston e la Showa University di Tokyo. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, si annoverano il titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, la Medaglia Puškin conferita dalla Federazione Russa e l’Ambrogino d’Oro della Città di Milano. Con Lo spettacolo infinito, Escobar consegna al pubblico un racconto vivo e necessario, che invita a riscoprire il ruolo insostituibile del teatro nel nostro presente.
di Napoli Magazine
23/05/2025 - 09:07
Lunedì 26 maggio alle ore 17.30, Sala Assoli-Moscato, si terrà la presentazione del libro Lo spettacolo infinito di Sergio Escobar, pubblicato da Baldini+Castoldi. L’evento vedrà la partecipazione dell’autore in dialogo con due importanti protagonisti della scena teatrale contemporanea, Toni Servillo e Mimmo Borrelli, sui temi del volume e sulla funzione civile e politica del teatro contemporaneo. L’incontro, a ingresso libero, offrirà al pubblico l’occasione di ascoltare una riflessione a più voci sul teatro, con la possibilità di acquistare il volume al termine della presentazione.
Nel volume Lo spettacolo infinito. Storie di teatro e di scenari politici Sergio Escobar intreccia trent’anni di storia del teatro italiano e internazionale con i grandi eventi politici e culturali che hanno attraversato il nostro tempo. Il libro è molto più di un’autobiografia: è una narrazione corale fatta di incontri e tensioni, amicizie e battaglie artistiche, che racconta il teatro come luogo di libertà, di inquietudine e di costruzione di civiltà. Escobar ripercorre i suoi anni alla guida del Piccolo Teatro di Milano — dal 1998 al 2020 — e l’intensa collaborazione con Luca Ronconi, con cui ha condiviso l’idea di un teatro che si fa interrogazione costante della realtà. Il volume attraversa snodi epocali come la caduta del Muro di Berlino, la fine della perestrojka in Unione Sovietica, l’apertura culturale dell’Estremo Oriente e le disillusioni seguite alle “primavere arabe”, evidenziando il dialogo tra la scena teatrale e i mutamenti del potere, della geopolitica e delle coscienze. Una narrazione fatta di ricordi e incontri che restituisce al lettore lo spessore umano e culturale di un’intera generazione di artisti.
Sergio Escobar (Milano, 1950), laureato in Filosofia della Scienza, inizia la sua carriera nel 1979 al Teatro alla Scala, al fianco di Carlo Maria Badini, occupandosi di relazioni internazionali e nuovi media. È stato sovrintendente di importanti enti lirici come il Teatro Comunale di Bologna, il Carlo Felice di Genova e l’Opera di Roma. Per oltre vent’anni ha diretto il Piccolo Teatro di Milano, trasformandolo in un punto di riferimento per la scena europea. Accanto all’attività gestionale e artistica, ha svolto un’intensa attività accademica presso istituzioni come il DAMS di Bologna, la Bocconi, lo IULM, l’Accademia dei Lincei, il MIT di Boston e la Showa University di Tokyo. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, si annoverano il titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, la Medaglia Puškin conferita dalla Federazione Russa e l’Ambrogino d’Oro della Città di Milano. Con Lo spettacolo infinito, Escobar consegna al pubblico un racconto vivo e necessario, che invita a riscoprire il ruolo insostituibile del teatro nel nostro presente.