Un elicottero Black Hawk della Polizia nazionale colombiana è precipitato nella mattinata del 21 agosto nella zona rurale di Amalfi, nel dipartimento di Antioquia, dopo essere stato colpito da un drone durante un'operazione di contrasto al narcotraffico. Secondo il ministro della Difesa, Pedro Sánchez, dietro l'attacco ci sarebbe il Clan del Golfo, principale cartello criminale del Paese sudamericano. Il bilancio provvisorio è di sei agenti morti e sette feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.
Le forze armate e di polizia hanno immediatamente avviato un'operazione per mettere in sicurezza l'area, evacuare i feriti e neutralizzare i responsabili. Il governatore di Antioquia, Andrés Julián Rendón, ha invece attribuito l'attacco a dissidenti delle FARC guidati da un capo guerrigliero noto come Calarcá, accusando il governo Petro di eccessiva indulgenza verso i gruppi armati, rende noto il sito del quotidiano El Tiempo. Il presidente Gustavo Petro, da parte sua, ha collegato l'azione criminale alla recente confisca di oltre una tonnellata e mezza di cocaina appartenente al Clan del Golfo. "È una reazione di vendetta, ma lo Stato non si piegherà al terrore", ha dichiarato. In giornata sono attese ulteriori informazioni sull'identità delle vittime e sullo sviluppo delle operazioni militari nell'area.
di Napoli Magazine
21/08/2025 - 22:57
Un elicottero Black Hawk della Polizia nazionale colombiana è precipitato nella mattinata del 21 agosto nella zona rurale di Amalfi, nel dipartimento di Antioquia, dopo essere stato colpito da un drone durante un'operazione di contrasto al narcotraffico. Secondo il ministro della Difesa, Pedro Sánchez, dietro l'attacco ci sarebbe il Clan del Golfo, principale cartello criminale del Paese sudamericano. Il bilancio provvisorio è di sei agenti morti e sette feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.
Le forze armate e di polizia hanno immediatamente avviato un'operazione per mettere in sicurezza l'area, evacuare i feriti e neutralizzare i responsabili. Il governatore di Antioquia, Andrés Julián Rendón, ha invece attribuito l'attacco a dissidenti delle FARC guidati da un capo guerrigliero noto come Calarcá, accusando il governo Petro di eccessiva indulgenza verso i gruppi armati, rende noto il sito del quotidiano El Tiempo. Il presidente Gustavo Petro, da parte sua, ha collegato l'azione criminale alla recente confisca di oltre una tonnellata e mezza di cocaina appartenente al Clan del Golfo. "È una reazione di vendetta, ma lo Stato non si piegherà al terrore", ha dichiarato. In giornata sono attese ulteriori informazioni sull'identità delle vittime e sullo sviluppo delle operazioni militari nell'area.