Alessio De Giuseppe, giornalista di DAZN, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Quell’energia di cui parla Conte manca. Dall’infortunio di De Bruyne si è spenta un po’ la luce e quell’amalgama del gruppo che c’era. Penso che dopo il confronto ci sia stato un reset. C’era tanto non detto nello spogliatoio e forse quella settimana che s’è preso Conte è servita. Da un punto di vista tattico non penso ci siano dei problemi. Credo più ci sia un impegno fisico per i tanti viaggi e le tante partite di seguito. La cosa che però mi aveva allertato sono le dichiarazioni di Conte dopo Napoli-Como, dove definisce positivo lo 0-0. Non ricordo il tecnico elogiare un pareggio nella sua carriera. Si è un po’ esagerato sul suo periodo libero, aveva anche impegni familiari. Politano è un ragazzo molto genuino. Gli manca solo essere nato a Napoli per essere definito napoletano a tutti gli effetti. Ho un’immagine di quando lui si mise in macchina per arrivare a Piazza Vittoria sventolando una bandiera. È un ragazzo straordinario. Non so quanti polmoni abbia, ma io credo che stia un po’ risentendo a livello fisico in questo momento. La rovesciata di McTominay è diventata la firma dello scudetto del Napoli e della qualificazione ai Mondiali della Scozia. Può essere un po’ distrattiva per lo spogliatoio, so che c’è stata una forte accoglienza e mette un bel clima nello spogliatoio. È uno dei giocatori più importanti nel calcio di oggi ed è tornato a Castel Volturno con la massima umiltà. Il soprannome McFratm? L’anno scorso volevo tirargli fuori qualcosa, e allora mi è venuto in mente questo soprannome, chiedendo anche ai colleghi napoletani. Io credo che a volte debba arrivare a casa un po’ di genuinità. Spesso ci sono domande e risposte preimpostate. Lì era un momento di leggerezza. Sarà un’Atalanta molto offensiva. Non so se credere a Krstovic dall’inizio. Però credo che le parole di Palladino su Scamacca non siano da sottovalutare. Magari vuol fare quel lavoro psicologico fatto già con Kean. La priorità del tecnico è anche conquistare la fiducia di alcuni elementi che un po’ avevano perso con Juric. De Bruyne per il Napoli è stato una sorta di ciliegina per il mercato. Da Castel Volturno si percepisce che Lukaku è un po’ il garante di Antonio Conte. È importantissimo che sia tornato in rosa. Il reset passa anche per lui. Ho potuto raccontare il terzo e quarto scudetto del Napoli nello spogliatoio. A Udine, Gollini mi ruppe la camicia. Mentre nella festa dell’anno scorso, Buongiorno e Contini vollero replicare quella scena”.
di Napoli Magazine
21/11/2025 - 23:06
Alessio De Giuseppe, giornalista di DAZN, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Quell’energia di cui parla Conte manca. Dall’infortunio di De Bruyne si è spenta un po’ la luce e quell’amalgama del gruppo che c’era. Penso che dopo il confronto ci sia stato un reset. C’era tanto non detto nello spogliatoio e forse quella settimana che s’è preso Conte è servita. Da un punto di vista tattico non penso ci siano dei problemi. Credo più ci sia un impegno fisico per i tanti viaggi e le tante partite di seguito. La cosa che però mi aveva allertato sono le dichiarazioni di Conte dopo Napoli-Como, dove definisce positivo lo 0-0. Non ricordo il tecnico elogiare un pareggio nella sua carriera. Si è un po’ esagerato sul suo periodo libero, aveva anche impegni familiari. Politano è un ragazzo molto genuino. Gli manca solo essere nato a Napoli per essere definito napoletano a tutti gli effetti. Ho un’immagine di quando lui si mise in macchina per arrivare a Piazza Vittoria sventolando una bandiera. È un ragazzo straordinario. Non so quanti polmoni abbia, ma io credo che stia un po’ risentendo a livello fisico in questo momento. La rovesciata di McTominay è diventata la firma dello scudetto del Napoli e della qualificazione ai Mondiali della Scozia. Può essere un po’ distrattiva per lo spogliatoio, so che c’è stata una forte accoglienza e mette un bel clima nello spogliatoio. È uno dei giocatori più importanti nel calcio di oggi ed è tornato a Castel Volturno con la massima umiltà. Il soprannome McFratm? L’anno scorso volevo tirargli fuori qualcosa, e allora mi è venuto in mente questo soprannome, chiedendo anche ai colleghi napoletani. Io credo che a volte debba arrivare a casa un po’ di genuinità. Spesso ci sono domande e risposte preimpostate. Lì era un momento di leggerezza. Sarà un’Atalanta molto offensiva. Non so se credere a Krstovic dall’inizio. Però credo che le parole di Palladino su Scamacca non siano da sottovalutare. Magari vuol fare quel lavoro psicologico fatto già con Kean. La priorità del tecnico è anche conquistare la fiducia di alcuni elementi che un po’ avevano perso con Juric. De Bruyne per il Napoli è stato una sorta di ciliegina per il mercato. Da Castel Volturno si percepisce che Lukaku è un po’ il garante di Antonio Conte. È importantissimo che sia tornato in rosa. Il reset passa anche per lui. Ho potuto raccontare il terzo e quarto scudetto del Napoli nello spogliatoio. A Udine, Gollini mi ruppe la camicia. Mentre nella festa dell’anno scorso, Buongiorno e Contini vollero replicare quella scena”.