È grazie agli eroi che siamo uomini liberi! Con questo slogan che accompagna l’evento da quattro anni, la Città di Vico Equense ricorda il sacrificio di Pasquale Paola a 43 anni dalla sua morte.
Una cerimonia, in programma martedì 15 luglio 2025, che prevede due momenti distinti. Alle 17.00 presso il cimitero comunale di San Francesco è prevista una messa e una deposizione di fiori dinanzi alla Cappella della famiglia Paola. Poi, alle 18.00, presso la Sala delle Colonne dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso ci sarà la cerimonia di commemorazione e la premiazione degli agenti che si sono contraddistinti per operazioni meritevoli in difesa della sicurezza del territorio.
Si ricorderà, però, soprattutto l’agente scelto Pasquale Paola, morto assassinato dalle Brigate Rosse nel 1982 assieme all’allora capo della Squadra Mobile di Napoli Antonio Ammaturo. Una data che ha segnato la comunità di Vico Equense. Le vittime, bersagli della viltà criminale delle brigate Rosse e di un intreccio di interessi su cui la giustizia non è mai riuscita a ottenere certezze.
Pasquale Paola, originario di Vico Equense aveva 32 anni (nato il 21 giugno 1950 a Vico Equense) quando fu ucciso in Piazza Nicola Amore a Napoli. Sin da ragazzino aveva dimostrato uno sviscerato amore per la divisa. La indossò per la prima volta nel 1970, quando entrò nella Polizia. Dopo aver frequentato la scuola di allievi di Alessandria e la scuola sottufficiali di Nettuno, prestò servizio a Torino, Novara e, infine, presso la Questura di Napoli. Nel 1981 fu premiato per servizio di Polizia giudiziaria di speciale importanza.
Con decreto del Presidente della Repubblica, in data 3 maggio 1984, alla memoria dell’agente Pasquale Paola fu conferita la medaglia d’oro al valore civile con la seguente motivazione: “Autista di funzionario di pubblica sicurezza impegnato in rischiose operazioni di Polizia giudiziaria, assolveva il proprio compito con serena dedizione ed alto senso del dovere, pur consapevole dei rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati contro i rappresentanti delle Forze dell’ordine. Riportava mortali lesioni in un feroce e proditorio agguato sacrificando la vita a difesa dello Stato e delle istituzioni”.
"Riteniamo che comportamenti simili, contraddistinti dal rispetto dei valori, dall’amor patrio, dalla dedizione allo Stato vadano incoraggiati sempre – ha dichiarato il primo cittadino Giuseppe Aiello -. Fare memoria del suo sacrificio rappresenta un dovere verso le vittime innocenti del terrorismo e della criminalità, oltre ad essere utile per la democrazie e per la vita di ogni comunità”.
di Napoli Magazine
11/07/2025 - 15:02
È grazie agli eroi che siamo uomini liberi! Con questo slogan che accompagna l’evento da quattro anni, la Città di Vico Equense ricorda il sacrificio di Pasquale Paola a 43 anni dalla sua morte.
Una cerimonia, in programma martedì 15 luglio 2025, che prevede due momenti distinti. Alle 17.00 presso il cimitero comunale di San Francesco è prevista una messa e una deposizione di fiori dinanzi alla Cappella della famiglia Paola. Poi, alle 18.00, presso la Sala delle Colonne dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso ci sarà la cerimonia di commemorazione e la premiazione degli agenti che si sono contraddistinti per operazioni meritevoli in difesa della sicurezza del territorio.
Si ricorderà, però, soprattutto l’agente scelto Pasquale Paola, morto assassinato dalle Brigate Rosse nel 1982 assieme all’allora capo della Squadra Mobile di Napoli Antonio Ammaturo. Una data che ha segnato la comunità di Vico Equense. Le vittime, bersagli della viltà criminale delle brigate Rosse e di un intreccio di interessi su cui la giustizia non è mai riuscita a ottenere certezze.
Pasquale Paola, originario di Vico Equense aveva 32 anni (nato il 21 giugno 1950 a Vico Equense) quando fu ucciso in Piazza Nicola Amore a Napoli. Sin da ragazzino aveva dimostrato uno sviscerato amore per la divisa. La indossò per la prima volta nel 1970, quando entrò nella Polizia. Dopo aver frequentato la scuola di allievi di Alessandria e la scuola sottufficiali di Nettuno, prestò servizio a Torino, Novara e, infine, presso la Questura di Napoli. Nel 1981 fu premiato per servizio di Polizia giudiziaria di speciale importanza.
Con decreto del Presidente della Repubblica, in data 3 maggio 1984, alla memoria dell’agente Pasquale Paola fu conferita la medaglia d’oro al valore civile con la seguente motivazione: “Autista di funzionario di pubblica sicurezza impegnato in rischiose operazioni di Polizia giudiziaria, assolveva il proprio compito con serena dedizione ed alto senso del dovere, pur consapevole dei rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati contro i rappresentanti delle Forze dell’ordine. Riportava mortali lesioni in un feroce e proditorio agguato sacrificando la vita a difesa dello Stato e delle istituzioni”.
"Riteniamo che comportamenti simili, contraddistinti dal rispetto dei valori, dall’amor patrio, dalla dedizione allo Stato vadano incoraggiati sempre – ha dichiarato il primo cittadino Giuseppe Aiello -. Fare memoria del suo sacrificio rappresenta un dovere verso le vittime innocenti del terrorismo e della criminalità, oltre ad essere utile per la democrazie e per la vita di ogni comunità”.